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Preview Nobile Montepulciano

Posted on 11/04/2016 from Silvia Cavigli

Il 13/14/15 febbraio si è svolta, nella suggestiva cornice della Fortezza di Montepulciano, la presentazione delle nuove annate di questo celebre vino anteprima nobile montepulciano. In degustazione erano presenti:
Rosso di Montepulciano ‘14, Nobile ’13, Nobile riserva ’12 ; questo in linea di massima perché ogni produttore poteva decidere di presentare le annate dei vini che effettivamente aveva in commercio, quindi, per fare un esempio, all’anteprima un viticoltore aveva in assaggio il Nobile 2010 e una riserva del 2008.degustazione nobile montepulciano Io, alcuni miei amici sommeliers e mia figlia abbiamo optato per assaggiare soltanto il Rosso, il Nobile e le riserve, tralasciando i vari igt, in modo da riuscire ad avere, a fine giornata, una panoramica più ampia possibile di questa denominazione a base principalmente di Sangiovese, senza confonderci le idee e ingannare le nostre papille gustative. Abbiamo notato dopo vari assaggi che una costante, nella maggior parte dei casi, erano la gioventù e una durezza accentuata; infatti i tannini e l’acidità non erano ancora equilibrati e anche i produttori hanno concordato con noi sul fatto che questi vini avevano ancora bisogno di un lungo affinamento di qualche mese (se non anno!) in bottiglia. E qui riaffiora un’antica questione: i consumatori affermano che sarebbe meglio che i vini fossero messi in commercio quando già pronti e godibili; i produttori rispondono che il prodotto viene venduto quando il disciplinare lo permette e che non può tenerlo più a lungo in cantina, per poter, giustamente, iniziare a incassare i frutti del loro duro lavoro. degustazione nobile montepulcianoDifficile dire quale delle due parti abbia ragione! Io so che quando compro vini importanti e strutturati devo lasciarli coricati e al buio nella mia cantina per almeno 2/3 anni (in base alla tipologia del vino) per averli al loro top.
Un’altra cosa che, comunque, ho notato di questi vini in anteprima, è stata l’intensità colorante, piuttosto tendente alla trasparenza e al colore rosso rubino brillante piuttosto scarico. Vi chiederete….. questo cosa vuol dire? Questo significa che è stata usata una minor percentuale di uve internazionali (Merlot, Cabernet, Syrah), che hanno la caratteristica, tra le altre cose, di conferire un colore più scuro e intenso. Questo per me, che sono un’amante del Sangiovese, è un meraviglioso ritorno alle origini.
Iniziamo ora a parlare nel dettaglio delle aziende che maggiormente mi hanno conquistato a quest’anteprima.
Probabilmente l’azienda che più ho apprezzato è stata Montemercurio: anteprima nobile montepulcianoottimo il Rosso 2012, fantastici il Nobile 2009, il Crù Dama 2007 e fuori da ogni classificazione il Vinsanto del 1990 (25 anni di invecchiamento!!)degustazione nobile montepulciano. Il produttore è molto giovane, ma ha già le idee chiarissime sui vini che produce, ricercando la massima qualità con rese basse, effettuando pochissimi trattamenti, operando una grande selezione delle uve e finendo con un adeguato affinamento del vino.
Per quanto riguarda, invece, Bindella, avevo già assaggiato i suoi vini due anni fa ma non mi avevano entusiasmato più di tanto, ma quest’anno presentavano dei veri fuori classe, accomunati da una grandissima eleganza: eccellente il Rosso di Montepulciano ’14, unico loro prodotto dell’annata dato che, a causa dell’anno poco felice, non hanno prodotto né il Nobile, né le selezioni, quindi le uve sono andate tutte per produrre il cosiddetto vino base del territorio. Buonissimi il Nobile ’10 e la Selezione I Quadri ’12; memorabile la Riserva 2010, dalla grande complessità olfattiva e dal gusto potente e interminabiledegustazione nobile montepulciano.
Il proprietario di Godiolo, Franco, è un architetto che, una volta conosciuta la bellezza di queste terre e la soddisfazione di coltivarle, non le ha più lasciate e ora si dedica anima e corpo ai suoi vigneti;anteprima nobile montepulciano difficilissimo trovarlo nel suo ufficio, molto più facile sorprenderlo sul trattore o in mezzo alle sue vigne. Buonissimo il Rosso 2012 (dato che lo aveva finito quasi tutto, ci ha aggiunto una considerevole quantità di Nobile. Per forza che è buono!); fantastici il Nobile 2010 e la riserva 2008, dai bellissimi profumi, dal gusto fresco ed elegante e dalla persistenza interminabiledegustazione nobile montepulciano.
Sono rimasto entusiasmato dall’intera gamma di vini di Romeo, ma sono rimasto particolarmente impressionato dalla Riserva dei Mandorli 2011, ricco, complesso, saporito e di grandissima persistenza. L’unico mio appunto riguarda l’estrema giovinezza dei suoi vini che non li rendeva ancora perfettamente equilibrati e, dato il prezzo non proprio basso, avremmo preferito che avessero subito ancora qualche mese di affinamento prima di essere messi in commercio.
Che dire di Palazzo Vecchio, una bella realtà, situata in un luogo incantevole! I suoi vini, nessuno escluso, si collocano ai massimi livelli della tipologia ormai da vari anni. anteprima nobile montepulcianoOgni volta che li assaggio rimango entusiasmato e non posso fare a meno di notare l’alta qualità costante. Una menzione particolare per il Nobile Il Maestro, così buono e piacevole che, in tavola, la bottiglia si svuota subito.
Un plauso per la Vecchia Cantina di Montepulciano che, nonostante l’elevato numero di bottiglie che produce (circa 5 milioni), nella linea Poggio Stella e soprattutto nella Cantina Dei Redi, riesce a fare vini piacevoli e tipici a prezzi correttissimi.
degustazione nobile montepulcianoAtre valide aziende delle quali ho degustato vini davvero interessanti sono state: Poggio Alla Sala, con vini buoni ma ancora da affinare completamente; Tiberini e Icario, entrambi con vini piacevoli, ma senza grandi punte; Il Macchione, del quale ho davvero tanto apprezzato alcuni vini, altri molto meno (purtroppo ho perso i miei amati appunti sull’anteprima e non mi ricordo i nomi di questi vini!); Fattoria la Braccesca, azienda che produce vini correttissimi, ma senza slanci particolari.
L’unica azienda che mi ha un po’deluso è stata Casale Daviddi i cui vini, secondo me ma anche secondo altri, non erano molto equilibrati, corti in bocca e soprattutto si presentavano all’olfatto con sentori non troppo puliti ed eleganti.

Spero di aver fatto una panoramica completa e obiettiva, così da poter dare alcuni spunti in più a chi volesse comprare qualche bottiglia di vino di questa prestigiosa e meravigliosa zona toscana.

A presto miei cari lettori!

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